Editoriale

Inaugurato dalla pubblicazione di un testo (inedito in lingua italiana) di Claude Bruaire su Il «diritto alla morte» e l’eutanasia – risalente al 1978 ma molto pertinente all’attuale dibattito che la presentazione di un disegno di legge su fine vita e suicidio assistito sta suscitando in Italia –, questo numero ospita l’anteprima di una relazione su Vite compiute. Le persone anziane e la crisi sanitaria, presentata da Salvatore Amato nell’ambito del 70° convegno nazionale di studio dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani svoltosi a Roma tra il 9 e l’11 dicembre 2021, e dedicato alla tutela giuridica dei soggetti deboli: tema particolarmente caro a questa Rivista, che vi ha consacrato, in ricordo di Antonella Leccese, il Quaderno 2020 Il diritto dei «senza poteri»?, curato da Marco Stefano Birtolo e Angelo Pio Buffo. Il testo rinvia alla Carta dei diritti degli anziani e dei doveri della società, qui riproposta integralmente, elaborata dalla Commissione per la riforma della assistenza sanitaria e sociosanitaria per la popolazione anziana, che è stata istituita presso il Ministero della salute, sotto la guida di Mons. Vincenzo Paglia.

Come nel numero precedente, si ripropone una lettura, in prima traduzione italiana integrale, di uno scritto di Claude Lévi-Strauss – Guerra e commercio fra gli Indiani dell’America del Sud, del 1943, riprodotto parzialmente in altre due opere del grande antropologo (La vita familiare e sociale degli Indiani Nambikwara, e Tristi tropici) –, seguito, anche in questa occasione, da una nota a commento di Ishvarananda Cucco, dal titolo Letteratura, antropologia, filosofia del diritto e della politica. Breve itinerario fra i contenuti di un saggio dimenticato di Claude Lévi-Strauss.

Seguono due contributi di adesione alla Call in memoria di Vittorio Mathieu I (neo)nazionalismi contro le nazioni?: uno, di taglio filosofico, La comunità politica tra natura ed artificio, di Claudio Sartea, e l’altro, di taglio sociologico, A new kind of Nationalism. The Immigrant as an anomaly in the world of Nation-States, di Antonio Mancini.

Articolano la struttura del numero tre scritti a carattere storico-giuridico e storico-istituzionale: uno di Aldo Andrea Cassi su di un tema classico, come Il tirannicidio in età contemporanea. Percorsi politico-giuridici; uno di Michele Rosboch su Frontiere e confini «porosi» nel tempo e nello spazio: centro, periferia e autonomie regionali alla luce del pensiero di Giorgio Lombardi, il cui contributo alla scienza giuridica italiana, in particolare a quella costituzionalistica, resta un momento essenziale e tuttora attuale; uno di Matteo Traverso su New laws, old problems. The conflicts of jurisdiction in criminal matters between the Senate of Turin and the Chamber of Auditors in the first half of the 18th century.

Completano il quadro della prima sezione una riflessione di Valentina Missaglia su Il valore esperienziale del rapporto con l’altro. Un percorso tra postmodernità e fenomenologia, e uno studio sociologico-giuridico di Luigi Cominelli su Sport e società: due modelli interpretativi tra aggressività e civilizzazione.

Chiudono il numero due interventi pubblicati in Pagine libere: una discussione di Marco Gervasoni sul «fenomeno Zemmour», che ha fatto irruzione nella pre-campagna elettorale delle presidenziali in Francia; una nota di Achille Zarlenga su Missione fallita. La sconfitta dell’Occidente nella guerra dei vent’anni, un libro di Gastone Breccia del 2020, che ha anticipato, dettagliandone i motivi, la conclusione disastrosa dell’esperienza ventennale in Afghanistan, dei cui antefatti Pagine Nuove 2021 ha dato una documentata esposizione nella testimonianza sul Comandante Massud pubblicata all’indomani del caotico ritiro delle truppe americane da Kabul.

Ivo Stefano Germano
Lorenzo Scillitani

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