Autore: Marco Stefano Birtolo

Call for papers: Approccio morfogenetico, riflessività della persona e realismo critico. Margaret S. Archer (1943-2023)

Prima donna eletta, nel 1986, presidente dell’International Sociological Association (ISA), Margaret S. Archer va annoverata tra gli esponenti più importanti della sociologia e della teoria sociale contemporanea. Nel tentativo di rappresentare nel modo più adeguato il rapporto tra agire e struttura evitando ogni tipo di «conflazione» tra l’uno e l’altra, Archer ha elaborato uno specifico e originale approccio teorico: l’approccio morfogenetico. La morfogenesi sociale, il dualismo analitico e le proprietà emergenti sono solo alcune delle sue nozioni chiave, assieme al fondamentale ruolo svolto dalla persona e in particolare dalla sua riflessività. La dimensione anche filosofica del suo pensiero ha trovato espressione, in modo particolare, nella convergenza col «realismo critico» e con il suo fondatore Roy Bhaskar.

La presente call invita a confrontarsi con la densità speculativa della sua sociologia, così come della sua teoria sociale e della sua posizione filosofica.

2 luglio 2023

Il termine di scadenza per la sottomissione degli articoli, da indirizzare a redazione.rivistapolitica@gmail.com,

è il 31 dicembre 2023.

Lingue: italiano, inglese

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Call for papers: Il mondo è delle donne? Una sociologia politica e giuridica della libertà. Alain Touraine (1925-2023)

«Il rovesciamento che ci conduce da una società di conquistatori del mondo a una incentrata sulla costruzione di sé ha portato alla sostituzione della società degli uomini con una società delle donne (…). Per un lungo periodo sono stati gli uomini a determinare il corso della storia e a manifestare una forte coscienza di sé. Ma da alcuni decenni ormai, e per un tempo indeterminato (forse senza una fine prevedibile), siamo entrati in una società e viviamo vite individuali il cui “senso” è sempre più nelle mani, nella testa e nel sesso delle donne, e sempre meno nelle mani, nella testa e nel sesso degli uomini» (A. TOURAINE, Il mondo è delle donne, il Saggiatore, Milano 2009, pp. 224-225).

«Mentre prende piede una globalizzazione economica che si concilia con una grande varietà di culture, ecco che si erge una barriera, sempre più invalicabile, tra paesi che sono disposti a rimettere in discussione lo statuto tradizionale delle donne e accettano l’ingresso di queste ultime sulla scena pubblica e quelli che le obbligano a uno statuto di dipendenza e di inferiorità, o almeno tentano di farlo» (ivi, pp. 183-184).

«Si potrebbe facilmente immaginare l’emergere di nuove grandi potenze che rigettino l’idea di diritti umani riuscendo a conquistare il mondo con la loro potenza economica e militare, ma questo non toglie nulla alla capacità, unica, delle società moderne di parlare e agire in nome di diritti universali» (ivi, p. 210).

Come stanno insieme la tesi di fondo, enunciata da Alain Touraine sulla base di un’accurata indagine sociologica dalla quale emergeva, come un nuovo paradigma culturale, il mondo delle donne, e le sue osservazioni sopra riportate a corredo di questa presentazione? La sociologia in generale, e in particolare quella politica e giuridica, come pure la teoria sociale, politica e giuridica, sono invitate a misurarsi con alcune delle sfide più impegnative lanciate dal teorico della società «post-sociale» recentemente scomparso.

2 luglio 2023

Il termine di scadenza per la sottomissione degli articoli, da indirizzare a redazione.rivistapolitica@gmail.com,

è il 31 dicembre 2023.

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