Autore: Marco Stefano Birtolo

Call for papers: La pace è disertata. Riparte l’Europa? Hans Magnus Enzensberger (1929-2022)

Il mostro buono di Bruxelles, ovvero l’Europa sotto tutela: «così il saggista e poeta tedesco Hans Magnus Enzensberger titolava nel 2011 il suo volumetto sugli effetti antieuropei dell’eurocrazia, che erode il senso stesso dell’utopia europeista ed esclude la possibilità che si formi un’opinione pubblica europea (…). Selettivo recupero del passato per rielaborarlo in vista di un altro avvenire. Antieuropeista. Espresso nelle tendenze disgregatrici interne agli stati associati nell’Unione Europea, che a loro volta annunciano possibili aggregazioni di nuovi soggetti geopolitici fondati su rappresentazioni identitarie estrapolate da miti antichi irriducibilmente conflittuali, imperniate su presunti diritti storici» (L. CARACCIOLO, La pace è finita. Così ricomincia la storia in Europa, Feltrinelli, Milano 2022, pp. 56-57).

A distanza di più di dieci anni dal grido d’allarme lanciato da Enzensberger, le crisi sanitarie e geopolitiche, che si sono sovrapposte a quelle economico-finanziarie, stanno mettendo a dura prova l’ideale europeista, mostrando quanto incida, sulla stessa tenuta delle istituzioni europee, il deficit democratico da più parti lamentato. Può essere, però, che la Storia in Europa stia ricominciando: sarà una pandemia, sarà una guerra, o saranno l’una più o meno dell’altra a determinare l’unità di intenti di una reale soggettività politica europea pienamente legittimata, che né una politica di pace e di cooperazione né una tentata convergenza di interessi economici sono riusciti a conseguire, nel corso di decenni? Le circostanze attuali stimolano politologi, giuristi, filosofi, sociologi, economisti ad immaginare nuovi format culturali e istituzionali da immettere nel «progetto europeo», posto che se ne diano le condizioni.

10 gennaio 2023

Il termine di scadenza per la sottomissione degli articoli, da indirizzare a redazione.rivistapolitica@gmail.com,

è il 30 settembre 2023.

Deadline estesa al 31 maggio 2024.

Lingue: italiano, tedesco, inglese, francese, spagnolo

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Call for papers: L’Occidente: (non) è solo una cultura? Bruno Latour (1947-2022)

«Qualunque cosa facciano, gli Occidentali si trascinano appresso la storia, negli scafi delle loro caravelle e delle loro corazzate, nei cilindri dei telescopi e in quelli delle siringhe per la vaccinazione. Fardello che l’uomo bianco si porta dietro ora come un fine esaltante, ora come una tragedia, ma sempre come un destino. Non pretendono soltanto di essere diversi dagli altri, come i Sioux dagli Algonchini, o gli Esquimesi dai Lapponi, ma di esserlo radicalmente, assolutamente, al punto che è possibile mettere da una parte l’Occidentale e dall’altra tutte le altre culture, che hanno appunto in comune la caratteristica di essere culture come tante. L’Occidente e solo l’Occidente non sarebbe una cultura, non sarebbe solo una cultura» (Bruno LATOUR, Non siamo mai stati moderni, elèuthera, Milano 1995, p. 120).

Il potenziale ermeneutico di questa lettura della “civiltà occidentale” nel suo rapporto con gli “altri” invita a svilupparne tutte le possibili implicazioni, a più livelli: antropologico, filosofico, storico, sociologico, etico, giuridico, politico.

31 ottobre 2022

Il termine di scadenza per la sottomissione degli articoli, da indirizzare a redazione.rivistapolitica@gmail.com, è il 30 giugno 2023.

Lingue: italiano, francese

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